Eni ha deciso di tutelare l’Italia, aprendo due conti presso la banca russa Gazprom Bank, per non restare senza gas russo.
Il gas russo è uno degli argomenti che dominano il dibattito pubblico e politico legato all’attuale guerra che si sta svolgendo in Ucraina. La scelta di Putin di attaccare il popolo di Zelensky ha portato la Russia a subire ben sei pacchetti di sanzioni. L’ultimo pacchetto di sanzioni che l’Europa starebbe decidendo di applicare, in seguito all’invasione subita dall’Ucraina, prevederebbe anche l’embargo al gas russo. Nel frattempo, Eni ha deciso di tutelare i propri interessi nonché le fonti energetiche necessarie per l’Italia, aprendo due conti presso la banca russa Gazprom Bank.
Il comunicato dell’Eni
“Eni, in vista delle imminenti scadenze di pagamento previste per i prossimi giorni, ha avviato in via cautelativa le procedure relative all’apertura presso Gazprom Bank dei due conti correnti denominati K, uno in euro ed uno in rubli, indicati da Gazprom Export secondo una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere, in coerenza con la nuova procedura per il pagamento del gas disposta dalla Federazione Russa”. Questo è quanto reso noto dall’Eni in una nota.
In ogni caso, nella nota si legge che Eni “ha già da tempo rigettato tali modifiche. Pertanto l’apertura dei conti avviene su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnerà anche l’esecuzione dei relativi pagamenti”.
“La decisione, condivisa con le istituzioni italiane, è stata presa nel rispetto dell’attuale quadro sanzionatorio internazionale e nel contesto di un confronto in corso con Gazprom Export per confermare espressamente l’allocazione a carico di Gazprom Export stessa di ogni eventuale costo o rischio connesso alla diversa modalità esecutiva dei pagamenti”. Questo è quanto affermato dal colosso italiano dell’energia.